Il
bilanciamento dei dosha può essere considerato come un ordine
naturale:
quando questo ordine è disturbato, si crea uno squilibrio che
viene visto come disordine. La salute è ordine, la malattia è
disordine. Negli organismi c'é una costante interazione ed
alternanza fra ordine e disordine, fra equilibrio e squilibrio.
Errate
abitudini, stile di vita, alimentazione, stress e repressione
emozionale possono agire sbilanciando l'equilibrio dei dosha di
un individuo; questi, "aggravandosi", producono un'alterazione
del metabolismo e della fisiologia dei tessuti che porta alla
produzione ed accumulo di Ama o tossine. Queste tossine entrano
in circolo e si distribuiscono in tutto l'organismo bloccando
i canali che secondo l'ayurveda collegano funzionalmente tutti i
tessuti corporei. L'intossicazione influenzerà
progressivamente l'organismo a tutti i livelli, energetico,
immunitario e metabolico portando all'espressione della
malattia. Ogni malattia è quindi l'espressione di un accumulo di
Ama o tossine.
Il medico
ayurvedico
riesce a valutare, attraverso le metodologia diagnostiche
ayurvediche, in cui l'esame del polso riveste un ruolo
principale, il disequilibrio negli stadi iniziali, prima
dell'espressione sintomatica conclamata, e può pertanto
intervenire anche preventivamente fornendo indicazioni
specifiche sulle migliori abitudini di vita ed alimentari e sui
rimedi atti a ristabilire l'equilibrio psicofisico necessario a
mantenere lo stato di salute.
Le tecniche
di cura
adottate dalla Medicina Ayurvedica sono svariate e
comprendono azioni volte al riequilibrio sia del corpo che della
mente e delle loro relazioni con l'ambiente.
In breve si
possono individuare una serie di azioni attraverso
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