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IL GIARDINO DI VALSANZIBIO

Miti e simboli di un giardino all'italiana

 

IIl giradino di Valsanzibiol giardino Barbarigo-Pizzoni Ardemani a Valsanzibio, è uno dei più importanti e raffinati esempi di Giardino all’Italiana: stupefacente universo di fontane, di vasche e di episodi architettonici paesaggistici, accoglie il visitatore nel verde dei Colli Euganei. L’attuale giardino è opera del veneziano Zuane Francesco Barbarigo, che, ispirato dal figlio, il Cardinale Gregorio (futuro Santo), nella metà del Seicento ampliò il preesistente impianto per farne un monumentale percorso che conduce dalla oscurità alla luce, dall’ignoranza alla rivelazione.

 

L’itinerario inizia col paganeggiante Portale di Diana, un tempo accesso acquatico del giardino attraverso la valle da pesca di santo Eusebio (da cui ValSanZibio), di cui oggi rimane traccia nello specchio d’acqua ove l’elegante facciata si riflette. Varcato l’ingresso solenne si costeggia il Bagno di Diana, la Fontana dell’Iride (che, grazie all’incrocio di quattro zampilli, rivela l’arcobaleno) e la Peschiera dei Venti. La Fontana delle Pila immette nel Gran Viale che, con tutte le sue statue, fontane e giochi d’acqua, conduce alla scalinata delle Lonze. Si raggiunge così il piazzale della Villa dove otto figure allegoriche fanno corona alla Fontana dell’Estasi, meta finale del simbolico itinerario. Fiancheggiano ed avvalorano tale percorso il famoso Labirinto di bossi, l’Isola dei Conigli e la Statua del Tempo.

 

UN GIARDINO RICCO DI SIMBOLI

La bellezza del Giardino di Valsanzibio risiede non solo negli affascinanti giochi d’acqua, vasche e statue che ornano un parco ricco di specie botaniche, ma anche nel complesso percorso simbolico che collega tutti gli elementi del giardino

PORTALE DI DIANA E FONTANA DELLA PILA: DAL PAGANO AL CRISTIANO

Giardino di ValsanzibioPartendo dal Portale di Diana, dea preposta alla natura, agli animali selvaggi, così pure ai mutamenti e prodigi, si inizia un cammino che porta il visitatore da uno stato di ignoranza ad uno stato di consapevolezza. Superata la peschiera detta Bagno di Diana, la Fontana dell’Iride e la Peschiera dei Venti, si giunge alla Fontana della Pila, di forma ottagonale come le fonti battesimali. Accanto ad essa il famoso labirinto di bossi, il più antico ed esteso oggi esistente, simboleggia la difficile via dell’umano progresso, disseminata di scelte e rinunce. Così il visitatore, dopo aver percorso il labirinto , ovvero dopo aver trovato se stesso, e dopo aver superato il passato pagano tramite il battesimo nella fontana della Pila, è pronto per imboccare il Gran Viale.
 

IMMANENZA E TRASCENDENZA

Giadino di ValsanzibioAlla sua sinistra si trova l’Isola dei conigli, che rappresenta la condizione della vita umana stretta dai limiti dello spazio e del tempo. Non solo, la scelta dei conigli, notoriamente i roditori più prolifici in natura, sta a significare che i limiti fisici imposti all’esistenza umana, possono essere superati grazie alla nascita della progenie e, in tal modo, al proseguimento della vita. Contrapposta all’isola dei Conigli, vi è la Statua del Tempo a simbolo della condizione trascendente dello spirito umano che travalica gli abituali limiti dello spazio e del tempo per raggiungere la perfettibilità. Il Tempo è raffigurato con un vecchio con le ali appena chiuse o pronte ad essere spiegate, a seconda della lettura che se ne vuole dare.

 

GLI SCHERZI D'ACQUA

Giadino di ValsanzibioRientrati nel Gran Viale si giunge agli scherzi d’acqua: invitanti panchine accolgono il visitatore con irriverenti spruzzi d’acqua. Sotto la giocosità di tali scherzi è tuttavia celato un messaggio molto chiaro: non bisogna fermarsi a riposare dopo un lungo cammino quando la meta è vicina; è necessario l’ultimo sforzo per arrivare al traguardo ed essere qui ricompensati dell’impegno profuso durante tutto il tragitto

LA FONTANA DELL'ESTASI

Superata la scalinata delle Lonze, sulla quale è inciso un sonetto che spiega i significati del Giardino, si giunge al piazzale della Villa dove otto statue allegoriche rappresentanti le prerogative del Giardino e del suo Signore, circoscrivono la Fontana della Rivelazione, meta finale di un percorso ricco di fascino, metafore e mistero

 

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