In realtà fare un
paragone tra la dieta “tipica” orientale e
quella occidentale è molto difficile perché
dovremmo decidere se analizzare l’alimentazione
di un norvegese, ricca di grassi, o quella di un
italiano con quella di un tibetano o di un giapponese.
Sarebbe un errore madornale generalizzare
l’alimentazione orientale ed occidentale in tipologie
dietetiche… quello che possiamo fare è un’analisi delle
principali differenze dei nutrienti dell’alimentazione
“sana” di un tipo e dell’altra.
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DIFFERENZE TRA CUCINA MEDITERRANEA ED ORIENTALE |
La prima sostanziale differenza tra la nostra dieta
rispetto alle abitudini orientali, è che la nostra è molto
più ricca di grassi saturi (come burro e altri grassi
animali), carboidrati raffinati
(dolci, pane bianco ecc), carne rossa e formaggi.
l problema di un alimentazione così strutturata è che i carboidrati
raffinati
non apportano le stesse proprietà nutritive rispetto ai
carboidrati “integrali” usati nella cucina orientale. |
Un'altra differenza è sicuramente il
consumo di pesce molto maggiore,
soprattutto nei paesi, come il Giappone, che hanno una
grande linea costiera. Notoriamente il pesce non di
allevamento è meno ricco di grassi ed in particolare il
pesce azzurro è ricco di acidi grassi omega tre e omega
sei, ormai da anni noti per essere un fattore protettivo
nei confronti del rischio di malattie cardiovascolari.
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Il fatto che poi in alcune culture ci sia l’abitudine di
mangiarlo crudo (sushi) permette di mantenere
perfettamente inalterati i valori nutritivi dello stesso
pesce.
Un’altra grande differenza tra
l’alimentazione occidentale e quella orientale è la
presenza in quest’ultima di un alimento storicamente
assente (tranne mode orientaleggianti recenti) nella
nostra cultura del cibo:
la soia,
alimento dalle
molteplici caratteristiche, molto importante per il
nostro fisico. |
Anche se sembra improbabile poter importare
abitudini alimentari così distanti da noi e così
poco radicate nella nostra cultura, è possibile però
mediare in maniera intelligente,
cercando di
utilizzare una cucina universale sana
(la cucina
orientale ricordiamoci non è quella dei ristoranti
cinesi, modificata ad uso e consumo di noi
occidentali), ad esempio integrando l’utilizzo della
soia ad esempio sotto
forma di formaggio (tofu)
o di
latte per chi è intollerante al latte vaccino,
oppure aumentando l’uso di verdure bollite all’uso
orientale e di riso integrale oppure ancora
incrementando l’uso di pesce al posto della carne
(se quello crudo non ci è gradito è
possibile usare quello bollito al vapore che
mantiene conservate gran parte delle sue
caratteristiche nutrizionali). |
Possiamo integrare tutto questo con i
fattori positivi della nostra alimentazione come
il largo uso di frutta, l’uso dell’olio
extravergine d’oliva e di carni magre come pollo
e coniglio…
Quindi la contaminazione culturale è benvenuta
senza dimenticare però che ad un italiano
togliere la pasta è un delitto di “leso palato”!
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RICETTE
ORIENTALI |
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TEMPURA DI GAMBERI E VERDURE
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MAKISUSHI CON PESCE E VERDURE
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SUSHI DI TONNO O SALMONE |
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RISO PER SUSHI >> |
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